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CIS Promozione Lazio 7: e due!

La bellezza del CIS di quest’anno è che non c’è neanche il tempo di rifiatare, visto il susseguirsi quasi continuo delle partite.

E così, domenica 1 marzo c’è stata un’altra bella giornata dedicata agli scacchi, questa volta ospitati (come spesso accade  grazie al sodalizio locale e  alla sensibilità dell’Amministrazione locale) nella suggestiva sala del Palazzo Ducale di Atina,

con il secondo turno. Prosegue la nostra marcia positiva con la netta vittoria per 3 a 1 sulla giovane e tenace compagine dell’Alfiere di Atina, che vanta anche uno dei giocatori più giovani dell’intera competizione, penso anche a livello nazionale: mi riferisco a Leonardo Pagnani, “veterano” di ben 7 anni, che ha ereditato la passione da nonno Paolo. E, se l’amico Paolo mi consente 🙂 , si spera che abbia anche un talento ben maggiore! Nel senso che abbiamo bisogno di bambini e ragazzini dotati, per sperare in un futuro degli Scacchi in zona. Troppo presto per fare previsioni, naturalmente, ma se l’interesse e la  voglia rimangono… beh, a 7 anni si può  solo migliorare! In zona abbiamo una nidiata di potenziali campioncini: se si riuscisse a  coordinare efficacemente l’attività giovanile, il ricambio sarebbe assicurato, e a un livello ben più alto di quello attuale.

Nel nostro incontro, in prima scacchiera Luca Di Gasparro si è battuto bene contro di me, ma purtroppo perdere banalmente un pedone alla 14a mossa (cedendo per di più l’iniziativa) non è mai una buona idea… A Luca va dato atto

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Esordio vittorioso in “Lazio 7”!

Il neonato sodalizio tutto cassinate “Erre J Effe” (a proposito: vi abbiamo già detto che ci trovate alla “Casa della Cultura”, al parco “Baden Powell” di Cassino, vero?), affiliato al più ampio circolo “multi-territorio” “Quattro Torri-G. Castello“, era atteso al battesimo delle 64 caselle il 23 Febbraio 2020 nel Campionato Italiano a Squadre, girone Lazio 7. A farci visita, la temibile compagine dell’Accademia Scacchistica Ciociara 3, che schierava in prima scacchiera un Candidato Maestro del calibro di Massimo Megale (Elo FIDE 2023), in seconda l’espertissimo e coriaceo Domenico Procacci (2N, Elo FIDE 1740), in terza l’altra 2N Massimo Vecchio (1592) e in quarta l’esordiente NC Domenico Corobolo.

I colori cassinati erano difesi da

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Se son rose…

Come ormai è noto, con dispiacere la nostra sezione scacchistica ha intrapreso un percorso differente da quello che aveva riavvicinato molti di noi agli Scacchi giocati. Attualmente siamo tutti tesserati per il  sodalizio “Quattro Torri” (presieduto dal primo Grande Maestro internazionale italiano, Sergio Mariotti), con l’ambizione non troppo segreta di diventare completamente autonomi entro l’anno. A questo proposito, un ringraziamento particolare va ad Alessandro Pompa, che ci ha coadiuvato con estrema gentilezza e  disponibilità!

Proprio per  “testare” le nostre possibilità, e visto che lo  scorso anno il Campionato provinciale a squadre ci aveva visti vincitori, abbiamo iscritto una formazione al CIS, nella serie “Promozione”. Non senza dubbi e timori, naturalmente. Ma in vista  del primo turno, il prossimo 23 febbraio, una bella  sorpresa ci ha dato una bella spinta, in termini di fiducia!
Il più giovane di tutti noi, Alessandro Fabio Marino (che già conoscete come “Alex il Fischeriano“), non solo se  n’è andato in trasferta in quel di Frascati a giocare le qualificazioni per il Campionato Italiano Giovanile; non solo ha vinto

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(S)Profondo Rosso

Non ho naturalmente il benché minimo dubbio che viviamo in un’epoca, scacchisticamente parlando, lontana anni e anni-luce da quella della mia adolescenza; allo stesso modo, non ho alcun dubbio che Magnus Carlsen sia destinato a essere un fenomeno di rilievo storico. Allo stesso modo, però, sono assolutamente certo che gli Scacchi (con la “S” maiuscola) sono ben altra cosa rispetto quello che viene giocato oggi. Saranno le cadenze? Sarà il ricorso massiccio a ogni livello ai computer e ai motori, con le loro analisi fredde e inumane? Sta di fatto che, personalmente, ho grosse difficoltà a provare un qualche tipo di soddisfazione nell’esame delle partite degli ultimi 15-20 anni. Alla fine del 2018 (come qualcuno ricorderà, avevo ripreso a giocare da circa due anni), ho assistito con curiosità al Campionato del Mondo. Pur non essendone tifoso, pensavo che Carlsen avrebbe vinto senza difficoltà. Quando ho visto l’indecente spettacolo pattaiolo,

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Bobby Fischer e le “lampo”

Larry Parr (1946-2011), autore originario di questo articolo, è stato editore della rivista Chess Life dal 1985-1988 e ha scritto numerosi articoli e libri sugli scacchi. È stato anche  coautore di “The Bobby Fischer I Knew“, in collaborazione con Arnold Denker.
Quella di seguito è la traduzione di un articolo originariamente pubblicato in Inglese nel 2012 da che sul suo sito (The Chessdrum) riprese l’articolo di Parr. La prima pubblicazione avvenne sulla defunta rivista World Chess Network nel lontano 2002: era una storia su Bobby Fischer e la sua abilità nel blitz. Come sapete, io sono convinto che il mondo degli scacchi ha tuttora un debito enorme con Fischer: se  siete pronti, fate un bel respiro… e Bianco in moto!

 

Larry Parr, 
1 settembre 2002
Gli Scacchi lampo di Bobby Fischer

C’è un preconcetto diffuso sulle presunte scarse capacità di Bobby Fischer come giocatore blitz. La mia opinione è che

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Finale (Rapid) di stagione

Domenica 16 Giugno, nei locali dello splendido Palazzo Ducale di Atina, si è tenuto l’ormai classico torneo sociale Rapid di chiusura della stagione 2018/2019. Una stagione particolarmente intensa, che ha visto la realizzazione del I Campionato provinciale a squadre e la partecipazione di parecchie formazioni nel C.I.S., con la “punta di diamante” della serie C che si è battuta con grande onore fino alla fine. Un plauso anche alle squadre di Promozione, che hanno sostenuto un percorso da protagoniste nella serie inferiore, di buon auspicio per l’immediato futuro.

La cornice della manifestazione ha visto anche la presentazione del primo evento, importantissimo, della prossima stagione:

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Dalla Lettonia con… sfortuna

Non so quanti conoscano e/o ricordino David Ionoviç Bronštejn. Nato nel 1924 e scomparso nel 2006, è considerato tutt’ora uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi. Fu finalista nel Campionato del Mondo del 1951 contro Botvinnik (che conservò il titolo soltanto per la regola che assegna al Campione in carica la vittoria in caso di pareggio nel match mondiale): a quattro partite dalla fine Botvinnik (si giocava allora sulla lunghezza delle 24 partite) conduceva per un solo punto. Bronštejn riuscì clamorosamente a ribaltare la situazione con due vittorie consecutive, ma nella penultima partita, forzando un finale pressoché patto si trovò in gravi difficoltà dopo l’aggiornamento. All’epoca era d’uso, al termine dell’orario di gioco previsto, aggiornare la partita “mettendo in busta” la mossa; la gara veniva ripresa più tardi o il giorno dopo, dopo lunghe analisi profondamente umane… Sergio Sollima ricorderà certamente un paio di

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Passeggiata reale

Gli ultimi due turni del Campionato Italiano a Squadre (serie C) hanno visto la nostra formazione concorrere per la promozione in serie B. Purtroppo il cammino si è fortemente complicato già al 5° turno, quando, in quel di Latina, avremmo dovuto vincere anche solo di misura per avere la quasi certezza della promozione. La sconfitta del nostro capofila Ettore Roccatani in prima scacchiera, giunta molto presto, ha imposto a Fabrizio De Cristofano, Simone Teodonio e me di cercare il risultato pieno. Probabilmente il compito più ostico era il mio: affrontare in seconda scacchiera una forte 1N con Elo di 1860 non è esattamente una passeggiata. E mentre Simone (dapprima in vantaggio, poi in posizione difficile) riusciva a pattare, Fabrizio sottovalutava le potenzialità del suo temibile avversario e doveva soccombere. Restava in gioco soltanto l’onore: ed era paradossalmente proprio una passeggiata quella che segnava la mia vittoria contro un avversario simpatico e di prestigio. Non una passeggiata qualunque, ma quella di una testa coronata, canuta e bianca. Un passo alla volta, senza fretta; una storia di altri tempi, prima del motore. In effetti, molti temi presenti in questa partita sono quasi di un vintage malinconico, con

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Campionato Italiano a Squadre: la situazione

Il nostro Circolo ormai da anni partecipa al Campionato Italiano a Squadre (CIS); tre anni fa, la squadra “principale”, capitanata dal presidente Renato Verdicchio, colse la promozione in serie C. L’anno successivo, rafforzata nei ranghi, conquistò una insperata salvezza all’ultima giornata; l’anno scorso la salvezza fu decisamente tranquilla, e la nostra formazione riuscì a precedere anche la titolatissima squadra dell’amico Michele Blonna.

In questo 2019, il nostro sodalizio schiera addirittura 4 formazioni: accanto a quella della serie C, infatti, la crescita sportiva è confermata dalle squadre di “Promozione”: Old Team, New Team e Junior Team raggruppano rispettivamente le “vecchie glorie” (sempre in agguato per un posto nella categoria superiore, naturalmente) come Sergio Sollima e Fulvio Pantano.

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Precedenze in diagonale

Prima di scrivere questa analisi mi sono arrovellato nel dubbio: il Lettore non vorrà leggere in questa seconda partita mia consecutivamente pubblicata una sorta di “superbia da Prima Scacchiera Interplanetaria”? Ci ho dunque riflettuto un bel po’, poi ho deciso di pubblicare proprio questa partita. I motivi sono molteplici:
1 – è l’unica partita (oltre quella di Alex) di cui sono in possesso, e poiché la sfera di vetro è in riparazione non posso indovinare le mosse delle altre partite [che, ricordo, vanno indirizzate qui: dgtpi (chiocciola) italink punto net];
2 – è una partita secondo me molto pregevole sotto il profilo estetico e anche abbastanza istruttiva, e sono certo che il mio bravissimo avversario Paolo “Akon” Marcelli è d’accordo con me;
3 – è un esempio di come la logica dei motori scacchistici sia completamente distante dal pensiero umano.

Partiamo subito dalla terza considerazione. Nonostante di solito io cerchi di NON usare i motori,

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