Nel mondo degli scacchi è in corso, come succede in praticamente in ogni sport, uno scontro generazionale. Nel basket c’è chi dice che il tiro da 3 ha rovinato il gioco, c’è Michael Jordan e il suo dominio negli anni 90 e c’è chi sostiene che, in realtà, i Golden State Warriors di Steph Curry hanno solo fatto evolvere il gioco e che il vero GOAT sia Lebron James.
Nel calcio c’è l’eterno scontro: Pelé-Maradona CR7-Messi per non parlare della fase intermedia con i vari Baggio, Ronaldo il Fenomeno e così via.
Noi però, non siamo qui per parlare di calcio e di basket, ma di scacchi. Allora qual è lo scontro generazionale di cui parlavo? Beh, al di là del solito discorso del GOAT, in cui ognuno ha le sue lecite opinioni, anche se, come è noto, qui si parteggia per Fischer (vero Maestro?), c’è chi solleva un altro problema: le partite moderne sono, mediamente noiose. Io, che sono d’accordo con questa idea, potrei aver “identificato” il motivo di questo misero spettacolo. Secondo me, il problema è l’importanza che i motori rivestono al giorno d’oggi nella preparazione dei giocatori.
C’è chi poi trova come capro espiatorio l’eccessiva teorizzazione delle aperture (non ricordo quale GM raccontò di aver studiato una variante teorica fino alla 27° mossa, roba che io faccio fatica con papà a ricordare la Najdorf), che sicuramente nuoce allo spettacolo in quanto lascia poca, pochissima libertà al giocatore.
Questa partita ci dimostra che non è sempre così, anzi! Ora direi di aver scritto abbastanza, quindi vi lascio alla partita, giocata nel 2022 sul sito che ormai non esiste più chess24.com. Buona visione!
In questa partita il buon Duda (che non fatico a definire come uno dei miei giocatori attuali preferiti insieme a Praggnanandhaa e Firouzja) ci dimostra che, al giorno d’oggi, è possibile fare partite in pieno stile di Tal, per la nostra gioia e la disperazione del suo avversario, in questo caso il povero Giri
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