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When a man is tired of London…

When a man is tired of London…

Pensavate che avessi finito le mie partite di basso livello? E invece no! La verità è che io sto facendo tornei in questo periodo solo per avere partite di basso livello per scriverci articolo sopra. Battute di basso, bassissimo livello a parte, direi di introdurvi alla partita.

Siamo ad Acquasparta. Ultimo turno. Bianco in moto alle 15:00. Il turno esce stranamente tardi, alle 13:53 per essere precisi. La situazione di classifica era particolare: se il primo era ormai quasi certo della vittoria del torneo, essendo a 4/4 e bastandogli la patta per vincere il torneo, la seconda era a 3,5/4, poi dal terzo al nono posto tutti insieme appassionatamente a 3 punti. Questo mi permetteva di fantasticare: nel caso in cui in prima scacchiera avesse vinto il Nero (che, lo ricordo, era a punteggio pieno) e in seconda, terza e quarta scacchiera mi serviva la patta per arrivare secondo. Poi, chiaramente, serviva che io facessi il mio. Perdere o pattare, infatti, significava abbandonare ogni possibilità di andare a premio e avere il Nero non facilitava il tutto…

Dopo poco, ho un colpo al cuore. Non trovo il mio avversario online. Ero spiazzato, poi alla fine mi sono tranquillizzato, pensando che già la mattina avevo battuto una 1N senza essermi preparato, in quanto la sera prima non avevo visto nessuna linea che avrei voluto vedere dato che ero impegnato nella simultanea, ma anche se avessi visto qualcosa, il mio avversario mi aveva giocato una variante che non aveva mai giocato prima.

Quindi mi siedo alla scacchiera alle 14:58 e scopro che il mio avversario era proprio una persona con cui la sera prima avevo chiacchierato durante la simultanea. Ora vi lascio alla partita, buona visione!

Partita a parte, ho lasciato in sospeso una questione non di poco conto: com’è finito il torneo? Beh, come dirlo, male. Cioè: in prima scacchiera, hanno pattato e già così, il secondo posto sfumava. In terza e quarta il Nero vinceva facilmente. Rimaneva una sola partita. In caso di patta, io sarei arrivato quinto o addirittura quarto (valli a fare i conti del Bucholz). La posizione era sì pari, ma complessa. Il Nero era però in grave zeitnot. E, proprio a causa di questo zeitnot, ha commesso un grave errore, perdendo un pezzo e la partita. Quindi? Com’è finita? Potete vederlo da voi: sono arrivato sesto (e i premi in denaro erano fino al quinto posto) e sono stato poi premiato per la miglior variazione Elo, che mi permetterà di iscrivermi gratuitamente al prossimo torneo di Amelia, cosa che spero di poter fare, sempre che il CIG di Salsomaggiore non mi stanchi troppo anche a livello fisico.

Detto questo, spero che la partita vi sia piaciuta, e al prossimo articolo!

Amir2008


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