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Limo Rosso

Limo Rosso

Uno dei principali problemi che il  N deve fronteggiare quando decide di adottare la Difesa Siciliana è quello di tenersi pronto ai cosiddetti “Sistemi Anti-Siciliani”. Ormai ce ne sono tanti; c’è, per esempio, l’emergente 2. a3. Adatta, forse, alle partite blitz e superblitz oggi ancor più in voga online per via dell’emergenza-Covid19, può travolgere un giocatore impreparato e poco avvezzo a “ragionare” in apertura; però, statisticamente e ad alto livello sembra decisamente critica per il B. Dopo la naturale 2… g6, le statistiche danno il 25% di vittoria al primo giocatore, il 23.1 di probabilità  di patta e ben il 51.9% di partite vinte per il N secondo 365Chess, mentre Chesstempo è ancora più impietoso per il B, visto che quest’ultimo ha uno score di 17.3/21.8/60.9% addirittura. Sembra quindi che l’allontanamento dai sentieri battuti non sia necessariamente la strada per scoperte eccitanti: nuove, forse, ma certamente non indimenticabili per il B, se non come lezione…

Magari non sarà una strada di perdizione come quella che porta Pinocchio e Lucignolo al paese della Cuccagna, ma, ecco, insomma… E poi, le “lampo” a video sono una cosa; il gioco a tavolino un’altra. Un po’ come aggiungere le pere alle mele: sempre frutta è, ma si vendono a prezzo diverso. Paradossalmente, uno dei principali fautori dei sistemi Anti-Siciliani è Evgeny Ellinovich Sveshnikov (sì, proprio quello della variante). È un tale talebano, da ritenere che l’unica arma per combattere la Regina delle Difese sia la Alapin 2. c3, condividendo il giudizio del nostro GM Michele Godena. Comunque, a parte la Siciliana chiusa, l’Attacco Grand Prix e poche altre, sembra comunque imprescindibile per il B sciogliere il puledro in f3. Ed è qui che nascono potenzialmente i problemi di cui parlavo all’inizio. Uno magari come me, col N, pensa di andarsi a divertire nel bene o nel male facendo un tuffo nel Dragone Accelerato. Oppure di impostare una bella Kalashnikov con tanto di Molotov in canna; o anche una cara, vecchia Najdorf (come? Ah, no: il Dragone no, amo troppo gli animali per sfruttarli). Tanto, che gli può succedere? Una Chechover con ripresa del pd4 con la D? Ma se già Capece nel 1976 ne segnalava l’inutilità, andiamo, chi volete che la giochi? Oppure 5.f3 per difendere il pe4? Vabbé, che sarà mai! Un piano per queste boutade si trova sempre, su!

Quelle che però veramente scocciano, credetemi, sono le varianti che partono normali, e poi, alla terza mossa… zac!, un pavido B vi scrocca lo sviluppo dell’A in b5. Con scacco (variante di Mosca se avevate avanzato il p in d6), o senza scacco, perché vi volevate giocare la vostra Taimanov, o Kalashnikov o quello che vi pare con 2… Cc6. Ho un libro Kindle in cui i B che giocano queste mosse infingarde nei Paesi anglosassoni vengono chiamati firemen, pompieri, per indicare che sono giocatori propensi a gettare acqua -e non benzina- sul sacro e caliente fuego della Sicula. Insomma, dei fifoni, di cui il mitico Marty McFly non sarebbe stato contento.

Io non sono un fifone. Però i sistemi del N con Cc6 mi danno un po’ di fastidio. Non chissà che, intendiamoci. Ma se posso ridurre le scelte del mio avversario, sono contento. Così,  il Principino Alex mi ha convinto ad abbandonare il sistema Kopec (di cui oggi si è invaghito assai Alessandro Gambelli) a favore della variante Rossolimo come arma per fronteggiare la Siciliana. La Rossolimo è così: tranquilla, posata, con la testa al solito posto e cioè sul collo; ma spalanca prospettive impensabili, se il N non si muove lungo i sentieri più corretti.

È quello che è accaduto durante la prima partita del mini-match (online, ahinoi!, e poco più che Rapid: diciamo “a tempo medio”) che ho intrapreso col Maestro Sergio Sollima. Mi aspettavo una stangona Scandinava, e invece lui mi ha sorpreso con 1… c5 e 2… Cc6. A quel punto, mi son detto: “Sorpresa per sorpresa fa quasi Pasqua… vediamo che succede”.
È successo che il limo, di solito nero, si è colorato di Rosso. Per il secondo giocatore…

Una partita che, se si gratta sotto la superficie, è più complessa di quel che sembra. Sicuramente da maneggiare con tempi più congrui; ciò non toglie che questo passa il convento, ed è la nuova frontiera degli Scacchi. Alla fine, anche l’ultimo Mondiale è stato deciso con le rapid, piaccia o no. A me non piace, ma  tant’è…

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