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Il primo Americano

Il primo Americano

Se si guarda al passato del Nobil Giuoco, forse pochi ricordano uno dei talenti assoluti di tutti i tempi. Ben altra memoria meriterebbe invece Paul Charles Morphy (New Orleans, 22 giugno 1837 – New Orleans, 10 luglio 1884), scacchista statunitense, considerato universalmente il primo campione del mondo non ufficiale. Il suo gioco spettacolare e le sue enormi capacità resero gli scacchi molto popolari negli USA.

Da Wikipedia:
«Imparò il gioco dal padre e da uno zio. A 12 anni sfidò  Johann Löwenthal e fra lo stupore generale riuscì a batterlo. Nel 1857 si tenne a New York il torneo del primo congresso americano di scacchi. Morphy lo vinse con gioco brillantissimo sbaragliando gli avversari James Thompson (3-0-0), Alexander Beaufort Meek (3-0-0), Theodor Lichtenhein (3-1/2-0) e Louis Paulsen (5-1/2-1).

Il match più atteso era indubbiamente quello con Adolf Anderssen, questi infatti nel 1851 aveva sconfitto Howard Staunton ed era ritenuto da alcuni superiore all’inglese. Entrambi i giocatori erano di altissimo livello ma Morphy si dimostrò nettamente superiore schiacciando il rivale: vinse 7 partite, pattandone 2 e perdendo solo 2 incontri. Prima di tornare in patria nel 1859 sconfisse a Londra Augustus Mongredien. Quando ripartì da Liverpool per l’America venne considerato unanimemente come il primo campione del mondo di scacchi (non ufficiale).

Tornato in America ed accolto entusiasticamente, il 25 maggio 1859 venne festeggiato alla Columbia University. In quell’occasione, mise in imbarazzo il presidente del comitato dei festeggiamenti, risentendosi perché questi lo aveva definito un giocatore professionista. Tale sentimento era in accordo con il pensiero dell’epoca: i giocatori di scacchi erano visti alla stregua di giocatori d’azzardo. L’epoca della stima verso la professione degli scacchi arrivò solo nel Novecento.

In effetti, quando Morphy, tornato a New Orleans, aprì uno studio legale, nessuno lo prese sul serio come avvocato, e quando pensò di sposare una ricca giovane, questa rifiutò, scandalizzata alla sola idea di sposare un giocatore di scacchi.

Dopo aver vissuto gli ultimi anni in preda a gravi depressioni con comportamenti psicotici molto seri, si spense il 10 luglio 1884 alle 14:30, ucciso da una sincope mentre faceva il bagno in casa. Si dice che la vasca da bagno fosse circondata da 12 paia di scarpe di donna».

Ai suoi tempi, insomma, Morphy era uno stritolatore seriale: distruggeva con apparente facilità qualunque avversario, anche il più quotato dell’epoca, come Anderssen (autore di due straordinari monumenti romantici: l’Immortale contro Kieseritzky  e la “Sempreverde”contro Dufresne). Mi piace qui riportare una sua partita altamente spettacolare, che dà la dimensione di uno scacchista troppo spesso snobbato e sottovalutato. Tenete conto che Chessmetrics ne valuta il punteggio, a 21 anni, pari a 2740…

Ecco una sua strabiliante partita contro Paulsen.
Buon divertimento!

Piuttosto impressionante, direi.

admin


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